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Indiana Jones And The Last Crusade

Informazioni sintetiche

  • Distributore in Italia: U.S. Gold & Leader
  • Piattaforma: Amiga, Atari ST, MS-DOS
  • Anno di pubblicazione: 1989
  • Prima edizione italiana: 1989
  • Lingua: italiano (sottotitoli)
  • Supporti: floppy disk
  • Downloads: Diario del Graal italiano (PDF, 11 MB)

In concomitanza con l'uscita al cinema della terza avventura del noto archeologo, la Lucasfilm Games decide di supportare il film sviluppando la sua avventura grafica numero quattro: Indiana Jones And The Last Crusade. Pubblicato nel 1989 su PC, Atari ST, Amiga e Macintosh, il gioco presenta grafica EGA a 16 colori e per la prima volta, i possessori di schede audio, possono udire alcuni vagiti di colonna sonora MIDI in un'avventura grafica Lucasfilm.

L'anno successivo viene realizzata, ad opera della Paradise, una versione VGA a 256 colori del gioco per PC e, sempre in quell'anno, esce la versione FM-Towns che presenta, oltre alla grafica VGA, le musiche su tracce audio indistinguibili da quelle usate nel film.

Distribuzione

In Italia il gioco è distribuito nel 1989 da Leader in cooperazione con U.S. Gold per PC, Amiga e Atari ST in prime edizioni mai ristampate. Alcune di queste versioni sono confezionate sia in scatola grande che in scatola piccola (leggasi la sezione Curiosità in proposito). Per quel che riguarda la versione VGA per PC e la versione FM-Towns, entrambe inedite in Italia, su IAGTG si possono trovare le patch amatoriali per tradurle in italiano.

Versione Amiga

La scatola rimane in inglese, ma sulla parte frontale è attaccato un adesivo che indica la versione italiana, mentre sul lato si trova applicata una fascetta che informa di quale versione del gioco si tratti. Il manuale e il Diario del Graal, nonché il gioco, sono tradotti nella nostra lingua. Il foglio dei codici e le etichette dei tre floppy da 3,5 pollici rimangono in inglese.

La versione appena mostrata viene distribuita da Leader anche in scatola grande. L'adesivo coi requisiti, che normalmente è applicato sul bordo laterale della scatola, in questa edizione va a coprire quelli originali sulla parte frontale della stessa mentre i contenuti rimangono identici a quelli appena mostrati. Si ringrazia Dario per l'immagine.

Versione PC (floppy da 3,5")

Questa versione non presenta l'adesivo giallo sulla parte frontale della scatola, lateralmente su di essa è applicata la fascetta relativa alla versione PC con floppy da 3,5 pollici che sono in numero tre da 720 kB di capacità. Nella confezione, oltre al manuale in italiano, ai codici di protezione e ai dischetti, sono contenuti il visore per i codici e il Diario del Graal in italiano (visibili tra le foto dell'edizione per Amiga). Si ringrazia Andrea per aver fornito le immagini seguenti.

L'edizione in scatola grande presenta gli stessi contenuti appena visti, cambiano solo le dimensioni della confezione.

Versione PC (floppy da 5,25")

Altra edizione per PC con il gioco su sei floppy disk da 5,25 pollici di 360 kB di capacità. I contenuti della confezione sono quelli usuali, quindi manuale e Diario del Graal in italiano e foglio dei codici antipirateria. A cambiare è la scatola, nel senso che esiste sia con il bollino giallo, visibile sulle versioni Amiga ed Atari ST, che senza, come nell'altra versione del gioco per PC. Non sappiamo al momento se anche questa edizione sia stata distribuita in confezione più grande.

Versione Atari ST

L'edizione di Indiana Jones And The Last Crusade per Atari ST è identica a quella per Amiga appena vista. Sulla scatola è presente l'adesivo giallo e al suo interno troviamo manuale, Diario del Graal, codici di protezione e decodificatore. Sebbene questa edizione nel Regno Unito sia disponibile sia con floppy disk a doppia densità che a singola densità, rispettivamente in numero di tre e sei, in Italia è abbastanza sicuro che esista solo quest'ultima. Quindi i dischetti sono sei a singola densità. Nelle immagini che seguono si mostra una versione gratuita distribuita presso le riviste del settore, gentilmente offerta da Fedeweb.

Così come per le altre, anche questa versione è disponibile in scatola grande. Le foto che seguono mostrano gli stessi contenuti che siamo oramai abituati a vedere in ogni edizione italiana del gioco (compreso il visore dei codici assente tra le immagini). Per le foto si ringrazia Dario.

Curiosità

Abbiamo più volte accennato all'insolito confezionamento di Indiana Jones And The Last Crusade, disponibile sia in scatola piccola che in scatola grande. La prima proviene direttamente dall'edizione britannica distribuita da U.S. Gold e misura 15 x 18,5 centimetri contro i 18,5 x 23,5 di una normale scatola Lucasfilm. Conseguentemente i contenuti sono più piccoli, dal manuale ai codici di protezione passando per il Diario del Graal. Questa confezione ha anche la particolarità di non avere sulla parte frontale la linguetta dei requisiti, come è di norma inclusa (stampata o applicata con adesivo) su tutte gli altri scatolati Lucasfilm Games, e perciò la si trova lateralmente: per metà applicata sullo spessore sinistro e per metà sullo spessore inferiore.

Le varianti, in seno alle edizioni per PC, Amiga e Atari ST, in scatola grande sono invece mutuate dalla versione originale americana, ma solo per quanto riguarda la confezione, dal momento che manuale, Diario del Graal e codici di protezione sono identici a quelli di provenienza britannica. In questo caso la scatola ha le stesse misure di un normale cartonato Lucasfilm Games dell'epoca a cavallo tra gli anni Ottanta e i Novanta (cioè subito dopo l'abbandono delle scatole sottili di cartoncino come quelle delle prime due edizioni americane di Maniac Mansion o di Zak McKracken And The Alien Mindbenders).

A seguire due immagini ad esemplificazione di quanto appena detto: la prima confronta la versione PC italiana su scatola grande con la versione italiana per Amiga; la seconda pone in accostamento un manuale proveniente dall'edizione originale americana con quello, più piccolo, dell'edizione italiana.

Se la distribuzione di Zak McKracken in Italia si può assimilare ad un esperimento di mercato, e pertanto la sua localizzazione è stata realizzata al risparmio, per Indiana Jones, forse complici anche le critiche delle riviste specializzate, le cose sono andate un po' meglio. Sebbene la scatola sia rimasta in inglese, questa volta il manuale è direttamente tradotto e impaginato, ma non solo, anche la riproduzione del Diario del Graal è scritta di pugno in italiano.

Andando nel dettaglio, ci sono differenze notevoli tra l'edizione italiana e quella americana (o inglese) del Diario del Graal di Henry Jones. Nella versione originale sono inclusi alcuni allegati (telegrammi, articoli di giornale ecc.) stampati a colori, mentre sulle pagine di volta in volta ci sono alcuni elementi che gli conferiscono il tipico "sapore di vissuto" (come ad esempio i cerchi lasciati dal fondo delle tazzine da caffè sulle pagine); quello italiano, invece, è un po' più modesto, a cominciare dalla copertina — nell'edizione originale sembra in pelle — che qui vediamo in una discutibile fantasia a righe grigie che ricorda moltissimo le agende omaggio rilasciate dalle banche ai propri clienti.